Lo smart working non è una novità, parecchie aziende ormai richiedono sempre più frequentemente ai loro dipendenti di fare qualche giorno di lavoro da casa. L’aspetto genericamente più interessante dello smart working è che è eco-sostenibile, perché ci permette di evitare l’utilizzo di mezzi pubblici e privati, con ovvio alleggerimento del traffico urbano. Specialmente nelle metropoli, dove gli spostamenti posso richiedere anche 2 ore del nostro tempo quotidiano, poter lavorare da casa ci permette davvero di risparmiare e ottimizzare i nostri tempi.
Il lato più positivo dello smart working a livello individuale è che dà al lavoratore dipendente la possibilità di organizzare il lavoro diversamente dall’obbligo della permanenza di tot ore sul posto di lavoro, e puntare direttamente all’obiettivo, alla produzione.
L’organizzazione diventa fondamentale nel gestire vita privata e vita lavorativa da casa. Ci sono una gran quantità di app e software online che ci danno la possibilità di comunicare e condividere documenti con il nostro abituale gruppo di lavoro. Ma crearsi uno spazio di lavoro nella propria casa diventa la priorità: è fondamentale definire dei confini, all’interno dei quali si possano trovare l’isolamento e la concentrazione necessari a lavorare. Anche per questo è importante indicare ai familiari quale sia il nostro spazio di lavoro e in quali orari intendiamo dedicarci allo smart working.