La passione della lettura, e di conseguenza per la libreria, è meravigliosa ma chi ama leggere sa come i libri sono destinati ad aumentare, e rientrano nella categoria degli oggetti da gestire. E anche vero che ci affezioniamo ad un dato libro perché ci ricorda un momento particolare della nostra vita, un viaggio speciale, una persona cara. Ma e anche vero che alcuni libri non li riprendiamo mai più in mano.
Come organizzare la libreria e gestire i libri? Organizzare una libreria è un vero progetto, e inoltre è un progetto molto personale, il P.O. infatti può affiancare la persona nell’impostarne l’organizzazione, ma deve capire quale metodo di classificazione è più consono alla persona, in modo che in modo indipendente, spontaneo e rapido possa ritrovare facilmente ciò che cerca.
Primo step sedersi con carta e penna, decidere a tavolino come preferiamo classificare i nostri libri. C’è chi ama farlo per casa edititrice, chi per genere: 800 russo, Autori sudamericani, saggi, romanzi.
Secondo step Guardare agli spazi della nostra libreria, come sono suddivisi gli scaffali? Perché dobbiamo ragionare sulla misura dei libri che andremmo a riporre. I libri di fotografia, arte o architettura ad esempio sono sempre di dimensioni più grandi (e anche più pesanti) e sono anche i libri che potremmo voler consultare più spesso perché hanno delle immagini, quindi devono essere più facili da raggiungere e posti in basso per il loro peso. Mentre i libri di lettura generalmente rispettando una misura standart.
Terzo step Condivido la libreria di casa con qualcuno? Se cosi fosse è da decidere di comune accordo se assegnarsi degli spazi, in cui ognuno procede come meglio crede, nel caso in cui si decida di condividere spazi comuni, allora è opportuno essere d’accordo sulla classificazione che si farà, Può essere divertente e stimolante farlo insieme, il solo rischio è di trascorrere il tempo a confrontarsi sui libri letti ed amati.
Un consiglio prezioso Ogni tot è opportuno fare un controllo dei libri che abbiamo, potremmo scoprire che a distanza di tempo alcuni libri non ci emozionano più e siamo pronti a darli a seconda vita, si crea uno nuovo spazio per i libri nuovi che attendono di essere scoperti.